lunedì 24 febbraio 2014

Castello Malaspina

CASTELLO MALASPINA





Domenica 23 Febbraio, con ritrovo presso il parcheggio dell'Hotel Galilei (Pisa) alle 08.00, anzi no anche questa volta modifica per il ritrovo che viene spostato più avanti pressi il Bar Livorno;  rapido saldo dell'iscrizione colazione e partenza costeggiando il "Battistero" ci dirigiamo verso il traforo di Lucca imboccando la strada che ci condurrà a Castelnuovo di Garfagnana.






















Dopo aver coperto circa metà del nostro itinerario,ci siamo fermati intorno le 10.30 per sosta caffè sulle rive del Lago di Gramolazzo ( è un lago delle Alpi Apuana situato presso l'omonimo paese nel comune di Minucciano, di origine artificiale, è stato creato all'inizio del' 900, insieme al famoso Lago di Vagli).












  





Dopo la sosta, anche più lunga del previsto, visto la bellissima giornata, ripartiamo alla volta della Pizzeria Focacceria "Il Selvatico" (Avevo solo un anno…tutto ha inizio nel 1967 quando mio padre e mia madre decisero di aprire quello che poi sarebbe diventato lentamente nel tempo ciò che siamo oggi oggi…grazie ai numerosi e fedeli nostri clienti siamo ancora qui per soddisfare al meglio le vostre richieste) in località Caniparola ( Fosdinovo).














E intorno alle 12.30-45  abbiamo iniziato il pranzo "fuori dell'usuale" a base di pizze e focacce farcite e come dolce focaccia alla Nutella, acqua vino birra e Coca Cola a volontà, e per finire un buon caffè.















Dopo abbiamo visitato un ricchissimo museo molto originale e ricco di tante curiosità che vanno da Moto/vespe e Foto d’epoca, Cartelli, Latte e vecchie radio e cineprese, e molto altro ancora.





























Terminato il giro del museo, ci spostiamo di soli 5 km. dove ci attende la giuda che ci farà visitare il Castello di Malaspina ( la costruzione dell’imponente fortezza, innalzata a dominio e difesa del primitivo Castro di Fosdinovo, ebbe inizio nella seconda metà del XII secolo. Il castello oggi si compone di una pianta quadrangolare con quattro torri rotonde orientate, un bastione semicircolare, due cortili interni (uno centrale), camminamenti di ronda sopra i tetti, giardini pensili, loggiati e terrazze; protetto anticamente da un ponte levatoio, l’ingresso si apre su un piccolo cortile dove si trovavano i cannoni difensivi, con una colonna marmorea romanica che sostiene i loggiati superiori. Da qui partono le larghe rampe di scale, ci si passava con i cavalli, che conducono al grande cortile centrale.
Attraverso l’elegante porticato rinascimentale con colonne in pietra, si accede alle sale del Castello, arredate ed affrescate alla fine del 1800: la Sala d’ingresso, la sala da pranzo col grande camino del'700 e le ceramiche da farmacia del ‘600, la sala del trono, la stanza di Dante, il grande Salone con gli attigui salotti e la camera del trabocchetto con la sottostante sala delle torture. Dalla sala del trono delle piccole scale conducono ai camminamenti di ronda e alla torre merlata).


    




Le guide che ci hanno accompagnato per il Castello divisi in 2 gruppi.....................




L'interno 















Come ogni Castello che si rispetti, non poteva mancare la leggenda del fantasma:
La più famosa leggenda del castello è quella che riguarda la giovane Bianca Maria Aloisia, figlia di Jacopo (Giacomo) Malaspina e Oliva Grimaldi. La bellissima ragazza si era perdutamente innamorata di un giovane stalliere. I genitori, contrari a quell’amore infamante per il blasone dell’intera famiglia, avevano tuttavia minacciato la poveretta di rinchiuderla a pane ed acqua nelle segrete del Castello. La giovane, affatto impaurita da quelle minacce, non aveva desistito dai propri propositi d’amore. Quell’atteggiamento ribelle aveva costretto i genitori a prendere una severa decisione. E fu così che lo stalliere venne allontanato dal paese e la giovane rinchiusa in un convento. Non per questo volle prendere i voti né rinunciare al suo sogno romantico. Fu allora riportata al castello, rinchiusa nelle prigioni e torturata finché non fosse rinsavita. Ciononostante la sua volontà non fu piegata. Solo allora, per evitare occasioni di scandalo, fu murata viva in una cella, insieme ad un cane, simbolo di fedeltà, e ad un cinghiale, emblema della ribellione.
Questa vicenda così violenta e brutale, tuttavia, se pose fine alla vita della giovane fanciulla, sola non bastò a domarne lo spirito che pare aleggiare ancora per le stanze del castello (sono molte le persone che giurano di averla vista!), nelle forme di una ragazza dai lunghi capelli posati sulla schiena.
Ecco la foto che ritrae la fanciulla ......................


Riprendiamo il giro del castello ma con qualche variante da parte dei soci..............................















E prima di uscire non potevamo visitare  la sala delle torture.......................




E finito il tour, durato circa 1 ora, non potava mancare la foto di rito dell'evento.




Rimontati in sella, abbiamo ripreso tutti insieme l’autostrada A12 direzione  Sud e come 
consuetudine ci siamo ritrovati presso l’Area di Servizio “VERSILIA” per i saluti di fine giro e per darci l'appuntamento al prossimo evento.

Anche per questa nostra 2 uscita i partecipanti sono stati molto numerosi, sopra le aspettative, grazie anche il bellissimo tempo che ci ha accompagnato per tutto il giorno.


Per questa uscita il tour leader dovevamo essere io e Sergio (The President), e grazie al suo lavoro di organizzatore che tutto è filato via alla perfezione, ho pagato il noviziato..............ok però l'idea del tour è venuto da me e dalla zavorrina, meglio di niente!!!!!!!!


I NUMERI DEL TOUR:

  1. 70 Piloti/Zavorrine;
  2. 45 Moto;
  3.  250 Km percorsi;
  4. 2.5/14 Gradi di temperatura.